lunedì 22 aprile 2013

CAMPIONATI ITALIANI MIDDLE 2013


I DID IT. Ancora non ci credo. Continuo a ripercorrere mentalmente la mia gara, con un sentimento di gioia misto a incredulità. Credo di aver provato per la prima volta la vera “trance agonistica”, mi sembra tutto un sogno. Devo essere sincera; desideravo moltissimo questo risultato, ma non me lo aspettavo. Ci ho creduto, questo sì, ma non pensavo di riuscire a raggiungere l’obiettivo. Perché? Tante cose per la testa, lo stress pre – maturità, una forma fisica che si sta ancora risvegliando. Ma a volte è bene sognare, la gara di oggi ne è una chiara dimostrazione.
Ma facciamo un attimo rewind.
Dopo la grande sorpresa in Coppa Italia la settimana scorsa (prima classificata in W20 in un terreno assolutamente inadatto alle mie caratteristiche) ero stanchissima, soprattutto da un punto di vista muscolare (cercasi urgentemente un paio di quadricipiti scolpiti!). Ho cercato di recuperare al meglio durante la settimana, in vista della prima prova valevole come selezione per i JWOC: i Campionati Italiani Middle. Già l’anno passato questo appuntamento mi aveva regalato grandissime emozioni, ma quest’anno, per essere selezionati per i JWOC, bisognava raggiungere il gradino più alto del podio. Da giorni monitoravo il meteo: temporali e tanta pioggia. Ugh. Ripensandoci bene però, nel 2012 avevo detto “campionati bagnati, campionati fortunati”…
Venerdì quindi ci mettiamo in viaggio per Collecchio… trasferta meno lunga del solito, ma son pur sempre 5 ore! Sabato è ora di qualificazione: terreno molto argilloso, con tanti rami caduti e parecchio verde. Sono partita tranquilla, cercando di svolgere una gara pulita e di mantenere qualche energia per il giorno successivo. Ho avuto qualche indecisione in un paio di punti, ma fortunatamente non mi hanno penalizzata troppo e sono riuscita a qualificarmi in seconda posizione. Perfetto.
Dopo un pomeriggio trascorso a studiare (o almeno tentando di studiare) e una bella dormita, finalmente è ora di gareggiare. Let’s do this!! Sebbene fossi un po’ nervosa, sono riuscita a contenere le emozioni e entrare nella SFERA della massima concentrazione. Dopo una partenza un po’ travagliata (alla K stavo ancora cercando di infilare la cartina nella busta) ho trovato il ritmo adatto alla gara. Sono riuscita a mettere da parte ogni pensiero e a rimanere sempre concentrata sul percorso, sulla prossima lanterna, la prossima scelta. Poi è arrivato il temuto punto spettacolo; sentire gli incitamenti del pubblico, lo Speaker che annunciava “Beatrice Baldi in testa”…. Sarebbe potuto essere letale. Invece no. “Bea stai calma, mancano pochi punti ma la gara non è finita”. Quindi via verso le sei lanterne mancanti, dritta per dritta, senza farmi assalire dai dubbi che in tante gare mi hanno fatto perdere minuti preziosi. Poi al terzultimo punto mi sento la scarpa lenta; guardo giù e vedo che si sono slacciate. Maledizione, non è possibile!! Doppio nodo e tape!! Vabbè chi se ne importa, la finisco anche scalza la gara! Allora spingo, spingo fino in fondo, facendo le ultime due tratte al massimo, perché adesso è tutto o niente. Penso di non aver mai fatto uno sprint così forte (tutto è relativo ovviamente). Arrivo sfinita ma troppo felice. Lo speaker annuncia che sono prima… ma manca Eleonora. Quindi, un po’ per la stanchezza, un po’ per l’ansia, rimango seduta all’arrivo. Poi mi si avvicina Jaroslav, e mi dice “You won, well done”. No, non ci credo. Ce l’ho fatta. Aspetta… devo ancora scaricare. Quei pochi passi verso lo scarico sono stati terribili; ho cercato di ripensare alla gara, sicura di aver controllato tutti i codici, ma non si sa mai! Invece tutto ok. Quindi è ufficiale! Campionessa Italiana Middle! Ma soprattutto…. VADO AI MONDIALI!!! Già, perché chi avrebbe vinto i Middle sarebbe stato automaticamente selezionato, questi erano i criteri! Me lo sono guadagnato quel posto, sudato e sofferto. Perché dopo tutti i problemi fisici di quest’inverno non pensavo di farcela. Perché con tutto lo stress chi mi stanno mettendo i professori, ho spesso il cervello fuso. Perché forse spesso non ho abbastanza fiducia in me stessa.
Quindi ancora adesso ho il sorriso stampato sul viso e penso che lo avrò per qualche giorno. A contribuire all’atmosfera sono state le bellissime premiazioni: non le avevo mai viste così vive e gioiose! Un grazie speciale al mio coro personale :)
Ora un attimo di riposo e poi si riprende… tra maturità e allenamenti penso che le mie giornate saranno piuttosto piene. Spero solo di uscirne sana di mente :P 

sabato 27 ottobre 2012

Finale Coppa Italia - Cesuna di Roana


Ho concluso il circuito di quest’anno nel migliore dei modi: conquistando il mio primo oro in una coppa Italia!! La gara long, corsa sulla cartina di Cesuna di Roana, è stata bellissima! Il tracciato è stato divertente ed il bosco era a dir poco incantevole: la foschia mattutina, i raggi del sole che penetravano attraverso le chiome e i funghi che costellavano il suolo hanno tutti contribuito a mettermi di buon umore mentre andavo in partenza. Devo dire che prima di cominciare a scaldarmi avevo molta voglia di gareggiare ma non mi sentivo per niente pronta… comunque ero tranquilla, il che come al solito si è rivelata la strategia vincente. Non ero nella migliore forma fisica, ma ho mantenuto un ritmo piuttosto costante durante la gara, che mi ha permesso di leggere bene la cartina. Ho commesso qualche errore (spesso per poca fiducia in me stessa) ma fortunatamente mi sono contenuta. Le sensazioni che ho avuto però sono state decisamente positive ed è proprio quello che conta veramente. Purtroppo, avendo saltato due prove, nella classifica generale di Coppa Italia sono rimasta indietro; non fa niente, mi sono comunque regalata delle belle soddisfazioni durante la stagione.
Ormai siamo quasi arrivati alla fine, manca solo il MOV. Non vedo l’ora di correre di nuovo per le calette di Venezia, attraversando ponticelli e zigzagando tra i turisti incuriositi! Penso che sia una delle poche gare cittadine in cui mi diverto veramente, mi sembra di trovarmi in un labirinto… speriamo di uscirne fuori anche quest’anno!


lunedì 17 settembre 2012

TROFEO DELLE REGIONI

Appena rientrata a scuola (che tristezza) da brava orientista salto subito il primo sabato di lezioni per salire in Alta Badia... d'altronde il Lazio ha bisogno dei suoi atleti! Eh sì perché quest'anno il TDR si è svolto proprio sulle Dolomiti, un posto magnifico che come unico neo ha il fatto di essere lontanissimo da Roma. Per l'orienteering questo e altro però!! La rappresentativa del Lazio non era molto numerosa ma ci siamo difesi abbastanza bene di fronte alle superpotenze. 
Il sabato si è disputata la prova a staffetta. Io e Andreina eravamo agguerritissime e puntavamo alto in W20. È proprio bello far parte di una staffetta; è vero, è una bella responsabilità, ma allo stesso tempo ci si sente parte di una squadra e si fa di tutto per non deludere il proprio compagno. Io ho corso la prima frazione; sono rimasta nel treno di testa fino alla quinta lanterna, poi ci siamo separate... maledetti forking! Qualche imprecisione sui punti successivi mi ha fatto perdere tempo prezioso e nel loop finale la fatica e l'altitudine si sono decisamente fatte sentire! Ho dato il cambio per terza, a quasi tre minuti dalla seconda frazione... toccava ad Andre adesso! Lei è riuscita a recuperare il tempo che avevo perso, prendendo il comando davanti alla Lombardia. Purtroppo anche per lei il loop finale si è rivelato fatale... la Lombardia ci è passata davanti, strappandoci l'oro per meno di un minuto!! Nonostante un po di rammarico eravamo comunque molto contente! Non penso che il Lazio avesse mai ottenuto un risultato del genere :-) Per quanto riguarda la mia gara avrei potuto sicuramente limare secondi qua e là ma nel complesso non è andata malissimo; per i miei gusti era troppo fisica però, il che non giocava a mio favore. Il percorso era parte in città e parte in bosco, con una cartina al 5000... molto insolito per una staffetta! La cosa straordinaria era senza dubbio la location: bastava alzare gli occhi per ammirare il Sassongher in tutta la sua maestosità! 


Il giorno successivo non è stato da meno, anzi. Ero molto emozionata di correre nei prati dove scio da quando avevo 5 anni! Non ero mai stata a Piz Sorega d'estate e vedere (e calpestare) le piste verdeggianti è stato magnifico. Ogni volta che mi trovo fra le montagne mi convinco sempre di più che quello sia il mio habitat naturale... Ma come ho fatto a finire in città?? Mah! Il senso di libertà che ho provato anche solo nell'andare in partenza è stata un'emozione unica! Ma ora passiamo alla gara: come immaginavo il percorso era di nuovo molto fisico. Mi sentivo molto una capretta che si arrampicava per i pascoli XD Ero una capretta piuttosto lenta però... Di nuovo la carenza di ossigeno si è fatta sentire e le salite non hanno di certo aiutato. Devo assolutamente trovare il modo di allenarmi anche su terreni simili! Sono comunque soddisfatta di non aver sbagliato nulla; arrivavo sempre precisa sui punti!! Risultato finale: secondo posto!! Un altro argento decisamente inaspettato in una gara che non faceva assolutamente per me :-D A malincuore ho salutato le mie Dolomiti (un po presuntuoso ma mi piace chiamarle così!) e sono tornata alla vita di tutti i giorni... già non vedo l'ora di ripartire!! :-D
P.s. Mi scuso anche qui con gli organizzatori e con le mie avversarie per non essere rimasta per le premiazioni ma mi attendeva un lunghissimo viaggio di ritorno! 

martedì 11 settembre 2012

SEEOC


Siamo arrivati all’ultima trasferta estiva: i SEEOC, Campionati del Sud Est Europa. Ricordo ancora l’altr’anno, quando gli unici convocati a queste gare erano stati Andreina, Adrienne e Jack, miei compagni di società; avrei dato qualsiasi cosa per andare con loro. Ed eccomi qui quest’anno a rappresentare l’Italia nella medesima manifestazione, che stavolta si è tenuta a Bursa, in Turchia. I SEEOC si sono rivelati una trasferta bellissima non solo dal punto di vista orientistico ma anche per l’opportunità che mi hanno regalato: mettere piede in Asia per la prima volta.
Eravamo un gruppo ristretto (solo sei, tre ragazze e tre ragazzi) ma molto agguerrito; infatti siamo riusciti a portare a casa tante soddisfazioni. Il programma prevedeva quattro prove: sprint, long, middle e staffetta. Alla sprint mi sono qualificata sesta: non sono molto portata per questa distanza (ne rientra tra le mie preferite), perciò non mi aspettavo molto di più. Purtroppo però lo sforzo mi ha provocato un forte dolore ai polpacci che si è poi protratto durante tutta la trasferta. Devo dire la verità, non pensavo che sarei riuscita a correre I giorni seguenti; invece ce l’ho fatta, non mi sono arresa e ho continuato a dare il massimo ogni giorno.
L'indomani si disputava la gara long: il percorso era piuttosto impegnativo poiché la cartina presentava molti particolari… proprio quello che fa per me! Adoro le gare in cui sembra di perdersi in un labirinto, in cui le gambe contano molto ma il cervello ancora di più. Le caratteristiche del terreno richiedevano un'attenta lettura; perdere il contatto poteva risultare fatale per il risultato finale. Andando piano, un po’ per leggere la cartina meglio, un po’ per il dolore ai polpacci, ho concluso una gara quasi priva di errori. E’ stata una bella sensazione: riuscivo a seguire i miei passi sulla cartina, ero fiduciosa delle mie scelte e andavo sicura sul punto. Dopo la vittoria ai Campionati Italiani salire nuovamente sul podio è stata una grande soddisfazione.

La gara middle invece si va ad aggiungere alla lista di "gare da dimenticare": un errore grossolano alla prima lanterna mi ha fatto perdere la concentrazione, che è poi venuta a mancare durante tutto il percorso. Ci sono rimasta molto male ma con l'esperienza sto realizzando che non si può sempre andare bene; abbiamo tutti le nostre giornate storte!

L'ultimo giorno ho avuto la possibilità di riscattarmi: nella staffetta ho corso la prima frazione. In una gara molto insidiosa sono riuscita a mantenere la giusta concentrazione che mi ha permesso di concludere il percorso con il miglior tempo in assoluto e di dare il cambio per prima. La seconda frazionista, Eleonora Donadini, è riuscita a mantenere la prima posizione, dando il cambio con un buon distacco dalla Bulgaria. In terza frazione Lia Patscheider si è vista passare davanti per poco la Bulgara ma è comunque riuscita a lasciare indietro la Moldava. Poco dopo il nostro arrivo però scopriamo che la Bulgaria è stata squalificata per un punto mancante! Ce l'abbiamo fatta!! Sono contentissima, ce la siamo meritata quella medaglia, non solo per la prova disputata ma per tutto l'impegno che abbiamo messo in queste gare.

 


Personalmente torno a casa con due medaglie d'oro, una grandissima soddisfazione e tanti bei ricordi: niente male come bilancio! :-)




martedì 4 settembre 2012

CAMPIONATI ITALIANI LONG & STAFFETTA


Dopo una lunga estate senza gare, finalmente ricomincia la stagione orientistica! Arriva l’evento italiano più atteso dell’anno: i Campionati Ialiani Long e Staffetta. È con questa consapevolezza che molti di noi sono usciti ad allenarsi anche con il caldo cocente delle giornate estive, quando la voglia di farsi un tuffo in acqua era più forte che mai. La stessa cosa è successa a me, che uscivo tardi la sera per correre sul lungomare e avere un filino di vento che mi rinfrescasse un po’. Nonostante gli sforzi non mi sentivo molto pronta per affrontare questi Campionati. Avevo però una gran voglia di gareggiare, soprattutto dopo aver visto il bosco magnifico che mi attendeva. Il model event non è stato di grande aiuto dal punto di vista tecnico ma mi ha dato una grande carica per il giorno seguente. Non appena ho visto la vecchia cartina ho capito che ci sarebbe stato da divertirsi: terreno molto tecnico, con tanti particolari, proprio come piace a me! Il percorso non mi ha delusa (colgo l’occasione per fare i complimenti al tracciatore): non mi sono annoiata nemmeno un secondo, ero concentrata al massimo per cercare di districarmi nel labirinto di depressioni in cui mi trovavo. La percorribilità del bosco era ottima e anche le condizioni meteo ci hanno assistito: dopo tanti giorni di caldo siamo stati graziati con due giornate nuvolose, con una temperatura piacevole, l’ideale per correre una Long! Ma passiamo al dunque: la mia gara non è stata perfetta. All’inizio ci ho messo un po’ per entrare in carta e ho perso tempo soprattutto per imprecisioni e incertezze. Arrivata alla tratta lunga però ho saputo fare la scelta giusta (e più facile)…. Sono stata molto contenta della freddezza mentale che ho dimostrato in questo frangente! Di solito le scelte lunghe sono il mio punto debole perché mi lascio assalire dai dubbi, ma stavolta no: ho preso una strada e l’ho seguita fino in fondo. Alla penultima lanterna ho sentito un calo di concentrazione ma fortunatamente sono riuscita a riprendermi senza perdere troppo tempo e a completare la mia gara. Facendo lo sprint finale ho dato tutto, sapendo che avevo comunque terminato una buona prova. Me l’ha confermato anche il live ranking: PRIMA. Ma l’orienteering come ben sappiamo non è come le corse campestri… ci sono ancora tutti quegli avversari che ti partivano dietro! Invece di aspettare intorno all’arrivo ho deciso di allontanarmi e andare a fare defaticamento, il tempo sarebbe trascorso più velocemente. Dopo una decina di minuti torno indietro, non ce la faccio, devo sapere come sono arrivata!! Le altre non sono ancora arrivate… è fatta! Ed ecco lo speaker annunciare ufficiosamente il mio primo posto, a ben 8 minuti dalla seconda… Improvvisamente mi rendo conto di cosa vuol dire: medaglia d’oro. L’unica che mi mancava. Medaglia d’oro ai Campionati Italiani Long…. Sono campionessa italiana!! :’) Abbraccio Andreina (vicecampionessa, complimenti anche a lei) che mi aveva aiutata a distrarmi durante la lunga attesa, e mi fermo un attimo a riflettere su quello che ho appena concluso. Accade raramente, ma questa volta sono contenta per me stessa, per la soddisfazione che mi sono regalata, per una conferma di cui avevo bisogno, perché dopo tanti momenti di insicurezza ci vuole qualcosa che ti dia forza e coraggio. Questa vittoria non poteva arrivare in un momento migliore.

Il week-end però non era ancora finito. La Foresta Umbra non aveva ancora finito di regalarmi emozioni. La Domenica siamo di nuovo al ritrovo, pronti per i Campionati Italiani Staffetta. È la prima volta che faccio parte di una staffetta competitiva, in W Elite per giunta. Ero rimasta molto delusa di non aver potuto gareggiare nella staffetta italiana agli Eyoc, per cui attendevo con emozione la prova dei Campionati. Il CCR si è presentato con un grandissimo team: Andreina come prima frazionista, io in seconda frazione e Adrienne per chiudere in bellezza. Un team capace di mettere pressione ai favoriti. Un team che gareggia per raggiungere risultati ambiti. Partiamo cariche e con tanta voglia di divertirci… d’altronde non abbiamo assolutamente nulla da perdere! Al lancio sono decisamente più nervosa del giorno prima: sento la responsabilità della staffetta, se vogliamo ottenere qualcosa non posso sbagliare. Fortunatamente è un’ansia mista a emozione… la posso trasformare in qualcosa di buono! La mia gara va bene fino al quinto punto, dove invece di prendere un sentiero e allungare di poco decido di tagliare per raggiungere il punto… grave errore. Non capisco più nulla e perdo almeno 4-5 minuti. Finalmente ritorno sul sentiero e riattacco il punto… stavolta perfetto. Ormai penso di aver buttato la gara, ma non mi arrendo comunque, ci sono ancora le mie compagne che mi aspettano! La seconda parte di gara va molto bene, riesco anche a correre piuttosto veloce. Al punto spettacolo sono quarta!! Non me lo sarei mai immaginato! Aumento ancora un po’ e raggiungo la staffettista dell’IKP (con il quale avevamo in ballo una scommessa); purtroppo un mini errore dovuto alla stanchezza mi fa passare nuovamente dietro, ma riesco a dare il cambio in terza posizione, a meno di un minuto dalla seconda. Meno male, ho fatto il mio dovere! Ora sta a te Adri!! Prima del punto spettacolo incappa in un brutto errore che le fa perdere parecchie posizioni… quando passa davanti al pubblico è quinta. Io e Andreina cominciamo a perdere le speranze. Nelle staffette però nulla è deciso fino all’ultimo! Infatti con un final loop strepitoso Adri riprende ben due posizioni e ci porta alla conquista del bronzo!!! Correre tutte e tre sotto all’arco di arrivo è stato bellissimo : ) Ce l’abbiamo fatta. Ci siamo fatte valere. È inutile dire “se non avessi sbagliato…” Ciascuna di noi avrebbe potuto migliorare la sua prestazione, ma forse se le cose non fossero andate così non avremmo neanche raggiunto il podio! Io sono contentissima… una medaglia in Elite non è da tutti!


Dopo un week-end così proficuo mi sento pronta ad affrontare i SEEOC: quattro giorni di gare in Turchia! La pressione si farà sentire senza dubbio ma io cercherò di godermi al massimo quest’esperienza… quando mi potrà mai ricapitare di correre in TURCHIA?! 

giovedì 23 agosto 2012

Aria di.... Svizzera!!


L’esperienza agli Europei mi ha fatto rendere conto di quanto sia grande il divario orientistico tra l’Italia e le altre nazioni. Proprio per questo ho pensato che sarebbe stato utile allenarsi con i più forti… quindi ho subito accettato la proposta di Eleonora di andare ad un camp di allenamento organizzato dal Ticino. 5 giorni di orienteering in Svizzera dedicati solo ai giovani. Ecco… i giovani. La prima sorpresa è stato scoprire che l’età media del camp era molto più bassa del previsto; c’erano ben pochi ragazzi di più di 15 anni. Seconda sorpresa: rendersi conto che nonostante l’età sono al nostro stesso livello se non più forti. Autostima sotto le scarpe, ma non fa niente, d’altronde ho deciso di partecipare proprio per imparare e migliorare. Esperienza, è tutta questione di esperienza; e loro ne hanno certamente più di me dato che praticano questo sport dagli 8 anni.
La settimana è pienissima, non stiamo mai fermi! Due allenamenti al giorno, giochi  (orientistici e non) la sera, attività alternative (arrampicata in una palestra straordinaria). I boschi putroppo non erano belli, molto sporchi (il bianco corrispondeva spesso ad alte piante di orchidee o peggio ancora ortiche). Gli organizzatori ci hanno spiegato di aver scelto quelle zone proprio perché solitamente non sono molto preparati su quel tipo di terreni. Sicuramente è stato utile anche per noi, anche se speravo di trovare delle belle conifere in cui correre liberamente.
Il bilancio finale del camp è positivo, anche se si è rivelato molto diverso dalle aspettative. Gli allenamenti sono stati impegnativi e mi hanno aiutata a guadagnare un po’ più di fiducia nelle mie scelte. È stato bello vedere quanto sia diffuso questo sport in Svizzera; credo che uno dei segreti sia il far crescere anche i più piccoli a contatto con i boschi e le cartine. Certo, il fatto di abitare in mezzo alle montagne, avendo molte cartine a portata di mano è certamente un punto a favore del movimento, ma l’entusiasmo dei ragazzi e dei monitori è fondamentale. Come sempre le esperienze all’estero sono molto formative e mi danno la carica per andare avanti. Adesso l’unico augurio che posso farmi è che possa applicare quanto imparato al camp ai Campionati Italiani Long…. Chissà cosa ci aspetta nel Gargano!!