sabato 27 ottobre 2012

Finale Coppa Italia - Cesuna di Roana


Ho concluso il circuito di quest’anno nel migliore dei modi: conquistando il mio primo oro in una coppa Italia!! La gara long, corsa sulla cartina di Cesuna di Roana, è stata bellissima! Il tracciato è stato divertente ed il bosco era a dir poco incantevole: la foschia mattutina, i raggi del sole che penetravano attraverso le chiome e i funghi che costellavano il suolo hanno tutti contribuito a mettermi di buon umore mentre andavo in partenza. Devo dire che prima di cominciare a scaldarmi avevo molta voglia di gareggiare ma non mi sentivo per niente pronta… comunque ero tranquilla, il che come al solito si è rivelata la strategia vincente. Non ero nella migliore forma fisica, ma ho mantenuto un ritmo piuttosto costante durante la gara, che mi ha permesso di leggere bene la cartina. Ho commesso qualche errore (spesso per poca fiducia in me stessa) ma fortunatamente mi sono contenuta. Le sensazioni che ho avuto però sono state decisamente positive ed è proprio quello che conta veramente. Purtroppo, avendo saltato due prove, nella classifica generale di Coppa Italia sono rimasta indietro; non fa niente, mi sono comunque regalata delle belle soddisfazioni durante la stagione.
Ormai siamo quasi arrivati alla fine, manca solo il MOV. Non vedo l’ora di correre di nuovo per le calette di Venezia, attraversando ponticelli e zigzagando tra i turisti incuriositi! Penso che sia una delle poche gare cittadine in cui mi diverto veramente, mi sembra di trovarmi in un labirinto… speriamo di uscirne fuori anche quest’anno!


lunedì 17 settembre 2012

TROFEO DELLE REGIONI

Appena rientrata a scuola (che tristezza) da brava orientista salto subito il primo sabato di lezioni per salire in Alta Badia... d'altronde il Lazio ha bisogno dei suoi atleti! Eh sì perché quest'anno il TDR si è svolto proprio sulle Dolomiti, un posto magnifico che come unico neo ha il fatto di essere lontanissimo da Roma. Per l'orienteering questo e altro però!! La rappresentativa del Lazio non era molto numerosa ma ci siamo difesi abbastanza bene di fronte alle superpotenze. 
Il sabato si è disputata la prova a staffetta. Io e Andreina eravamo agguerritissime e puntavamo alto in W20. È proprio bello far parte di una staffetta; è vero, è una bella responsabilità, ma allo stesso tempo ci si sente parte di una squadra e si fa di tutto per non deludere il proprio compagno. Io ho corso la prima frazione; sono rimasta nel treno di testa fino alla quinta lanterna, poi ci siamo separate... maledetti forking! Qualche imprecisione sui punti successivi mi ha fatto perdere tempo prezioso e nel loop finale la fatica e l'altitudine si sono decisamente fatte sentire! Ho dato il cambio per terza, a quasi tre minuti dalla seconda frazione... toccava ad Andre adesso! Lei è riuscita a recuperare il tempo che avevo perso, prendendo il comando davanti alla Lombardia. Purtroppo anche per lei il loop finale si è rivelato fatale... la Lombardia ci è passata davanti, strappandoci l'oro per meno di un minuto!! Nonostante un po di rammarico eravamo comunque molto contente! Non penso che il Lazio avesse mai ottenuto un risultato del genere :-) Per quanto riguarda la mia gara avrei potuto sicuramente limare secondi qua e là ma nel complesso non è andata malissimo; per i miei gusti era troppo fisica però, il che non giocava a mio favore. Il percorso era parte in città e parte in bosco, con una cartina al 5000... molto insolito per una staffetta! La cosa straordinaria era senza dubbio la location: bastava alzare gli occhi per ammirare il Sassongher in tutta la sua maestosità! 


Il giorno successivo non è stato da meno, anzi. Ero molto emozionata di correre nei prati dove scio da quando avevo 5 anni! Non ero mai stata a Piz Sorega d'estate e vedere (e calpestare) le piste verdeggianti è stato magnifico. Ogni volta che mi trovo fra le montagne mi convinco sempre di più che quello sia il mio habitat naturale... Ma come ho fatto a finire in città?? Mah! Il senso di libertà che ho provato anche solo nell'andare in partenza è stata un'emozione unica! Ma ora passiamo alla gara: come immaginavo il percorso era di nuovo molto fisico. Mi sentivo molto una capretta che si arrampicava per i pascoli XD Ero una capretta piuttosto lenta però... Di nuovo la carenza di ossigeno si è fatta sentire e le salite non hanno di certo aiutato. Devo assolutamente trovare il modo di allenarmi anche su terreni simili! Sono comunque soddisfatta di non aver sbagliato nulla; arrivavo sempre precisa sui punti!! Risultato finale: secondo posto!! Un altro argento decisamente inaspettato in una gara che non faceva assolutamente per me :-D A malincuore ho salutato le mie Dolomiti (un po presuntuoso ma mi piace chiamarle così!) e sono tornata alla vita di tutti i giorni... già non vedo l'ora di ripartire!! :-D
P.s. Mi scuso anche qui con gli organizzatori e con le mie avversarie per non essere rimasta per le premiazioni ma mi attendeva un lunghissimo viaggio di ritorno! 

martedì 11 settembre 2012

SEEOC


Siamo arrivati all’ultima trasferta estiva: i SEEOC, Campionati del Sud Est Europa. Ricordo ancora l’altr’anno, quando gli unici convocati a queste gare erano stati Andreina, Adrienne e Jack, miei compagni di società; avrei dato qualsiasi cosa per andare con loro. Ed eccomi qui quest’anno a rappresentare l’Italia nella medesima manifestazione, che stavolta si è tenuta a Bursa, in Turchia. I SEEOC si sono rivelati una trasferta bellissima non solo dal punto di vista orientistico ma anche per l’opportunità che mi hanno regalato: mettere piede in Asia per la prima volta.
Eravamo un gruppo ristretto (solo sei, tre ragazze e tre ragazzi) ma molto agguerrito; infatti siamo riusciti a portare a casa tante soddisfazioni. Il programma prevedeva quattro prove: sprint, long, middle e staffetta. Alla sprint mi sono qualificata sesta: non sono molto portata per questa distanza (ne rientra tra le mie preferite), perciò non mi aspettavo molto di più. Purtroppo però lo sforzo mi ha provocato un forte dolore ai polpacci che si è poi protratto durante tutta la trasferta. Devo dire la verità, non pensavo che sarei riuscita a correre I giorni seguenti; invece ce l’ho fatta, non mi sono arresa e ho continuato a dare il massimo ogni giorno.
L'indomani si disputava la gara long: il percorso era piuttosto impegnativo poiché la cartina presentava molti particolari… proprio quello che fa per me! Adoro le gare in cui sembra di perdersi in un labirinto, in cui le gambe contano molto ma il cervello ancora di più. Le caratteristiche del terreno richiedevano un'attenta lettura; perdere il contatto poteva risultare fatale per il risultato finale. Andando piano, un po’ per leggere la cartina meglio, un po’ per il dolore ai polpacci, ho concluso una gara quasi priva di errori. E’ stata una bella sensazione: riuscivo a seguire i miei passi sulla cartina, ero fiduciosa delle mie scelte e andavo sicura sul punto. Dopo la vittoria ai Campionati Italiani salire nuovamente sul podio è stata una grande soddisfazione.

La gara middle invece si va ad aggiungere alla lista di "gare da dimenticare": un errore grossolano alla prima lanterna mi ha fatto perdere la concentrazione, che è poi venuta a mancare durante tutto il percorso. Ci sono rimasta molto male ma con l'esperienza sto realizzando che non si può sempre andare bene; abbiamo tutti le nostre giornate storte!

L'ultimo giorno ho avuto la possibilità di riscattarmi: nella staffetta ho corso la prima frazione. In una gara molto insidiosa sono riuscita a mantenere la giusta concentrazione che mi ha permesso di concludere il percorso con il miglior tempo in assoluto e di dare il cambio per prima. La seconda frazionista, Eleonora Donadini, è riuscita a mantenere la prima posizione, dando il cambio con un buon distacco dalla Bulgaria. In terza frazione Lia Patscheider si è vista passare davanti per poco la Bulgara ma è comunque riuscita a lasciare indietro la Moldava. Poco dopo il nostro arrivo però scopriamo che la Bulgaria è stata squalificata per un punto mancante! Ce l'abbiamo fatta!! Sono contentissima, ce la siamo meritata quella medaglia, non solo per la prova disputata ma per tutto l'impegno che abbiamo messo in queste gare.

 


Personalmente torno a casa con due medaglie d'oro, una grandissima soddisfazione e tanti bei ricordi: niente male come bilancio! :-)




martedì 4 settembre 2012

CAMPIONATI ITALIANI LONG & STAFFETTA


Dopo una lunga estate senza gare, finalmente ricomincia la stagione orientistica! Arriva l’evento italiano più atteso dell’anno: i Campionati Ialiani Long e Staffetta. È con questa consapevolezza che molti di noi sono usciti ad allenarsi anche con il caldo cocente delle giornate estive, quando la voglia di farsi un tuffo in acqua era più forte che mai. La stessa cosa è successa a me, che uscivo tardi la sera per correre sul lungomare e avere un filino di vento che mi rinfrescasse un po’. Nonostante gli sforzi non mi sentivo molto pronta per affrontare questi Campionati. Avevo però una gran voglia di gareggiare, soprattutto dopo aver visto il bosco magnifico che mi attendeva. Il model event non è stato di grande aiuto dal punto di vista tecnico ma mi ha dato una grande carica per il giorno seguente. Non appena ho visto la vecchia cartina ho capito che ci sarebbe stato da divertirsi: terreno molto tecnico, con tanti particolari, proprio come piace a me! Il percorso non mi ha delusa (colgo l’occasione per fare i complimenti al tracciatore): non mi sono annoiata nemmeno un secondo, ero concentrata al massimo per cercare di districarmi nel labirinto di depressioni in cui mi trovavo. La percorribilità del bosco era ottima e anche le condizioni meteo ci hanno assistito: dopo tanti giorni di caldo siamo stati graziati con due giornate nuvolose, con una temperatura piacevole, l’ideale per correre una Long! Ma passiamo al dunque: la mia gara non è stata perfetta. All’inizio ci ho messo un po’ per entrare in carta e ho perso tempo soprattutto per imprecisioni e incertezze. Arrivata alla tratta lunga però ho saputo fare la scelta giusta (e più facile)…. Sono stata molto contenta della freddezza mentale che ho dimostrato in questo frangente! Di solito le scelte lunghe sono il mio punto debole perché mi lascio assalire dai dubbi, ma stavolta no: ho preso una strada e l’ho seguita fino in fondo. Alla penultima lanterna ho sentito un calo di concentrazione ma fortunatamente sono riuscita a riprendermi senza perdere troppo tempo e a completare la mia gara. Facendo lo sprint finale ho dato tutto, sapendo che avevo comunque terminato una buona prova. Me l’ha confermato anche il live ranking: PRIMA. Ma l’orienteering come ben sappiamo non è come le corse campestri… ci sono ancora tutti quegli avversari che ti partivano dietro! Invece di aspettare intorno all’arrivo ho deciso di allontanarmi e andare a fare defaticamento, il tempo sarebbe trascorso più velocemente. Dopo una decina di minuti torno indietro, non ce la faccio, devo sapere come sono arrivata!! Le altre non sono ancora arrivate… è fatta! Ed ecco lo speaker annunciare ufficiosamente il mio primo posto, a ben 8 minuti dalla seconda… Improvvisamente mi rendo conto di cosa vuol dire: medaglia d’oro. L’unica che mi mancava. Medaglia d’oro ai Campionati Italiani Long…. Sono campionessa italiana!! :’) Abbraccio Andreina (vicecampionessa, complimenti anche a lei) che mi aveva aiutata a distrarmi durante la lunga attesa, e mi fermo un attimo a riflettere su quello che ho appena concluso. Accade raramente, ma questa volta sono contenta per me stessa, per la soddisfazione che mi sono regalata, per una conferma di cui avevo bisogno, perché dopo tanti momenti di insicurezza ci vuole qualcosa che ti dia forza e coraggio. Questa vittoria non poteva arrivare in un momento migliore.

Il week-end però non era ancora finito. La Foresta Umbra non aveva ancora finito di regalarmi emozioni. La Domenica siamo di nuovo al ritrovo, pronti per i Campionati Italiani Staffetta. È la prima volta che faccio parte di una staffetta competitiva, in W Elite per giunta. Ero rimasta molto delusa di non aver potuto gareggiare nella staffetta italiana agli Eyoc, per cui attendevo con emozione la prova dei Campionati. Il CCR si è presentato con un grandissimo team: Andreina come prima frazionista, io in seconda frazione e Adrienne per chiudere in bellezza. Un team capace di mettere pressione ai favoriti. Un team che gareggia per raggiungere risultati ambiti. Partiamo cariche e con tanta voglia di divertirci… d’altronde non abbiamo assolutamente nulla da perdere! Al lancio sono decisamente più nervosa del giorno prima: sento la responsabilità della staffetta, se vogliamo ottenere qualcosa non posso sbagliare. Fortunatamente è un’ansia mista a emozione… la posso trasformare in qualcosa di buono! La mia gara va bene fino al quinto punto, dove invece di prendere un sentiero e allungare di poco decido di tagliare per raggiungere il punto… grave errore. Non capisco più nulla e perdo almeno 4-5 minuti. Finalmente ritorno sul sentiero e riattacco il punto… stavolta perfetto. Ormai penso di aver buttato la gara, ma non mi arrendo comunque, ci sono ancora le mie compagne che mi aspettano! La seconda parte di gara va molto bene, riesco anche a correre piuttosto veloce. Al punto spettacolo sono quarta!! Non me lo sarei mai immaginato! Aumento ancora un po’ e raggiungo la staffettista dell’IKP (con il quale avevamo in ballo una scommessa); purtroppo un mini errore dovuto alla stanchezza mi fa passare nuovamente dietro, ma riesco a dare il cambio in terza posizione, a meno di un minuto dalla seconda. Meno male, ho fatto il mio dovere! Ora sta a te Adri!! Prima del punto spettacolo incappa in un brutto errore che le fa perdere parecchie posizioni… quando passa davanti al pubblico è quinta. Io e Andreina cominciamo a perdere le speranze. Nelle staffette però nulla è deciso fino all’ultimo! Infatti con un final loop strepitoso Adri riprende ben due posizioni e ci porta alla conquista del bronzo!!! Correre tutte e tre sotto all’arco di arrivo è stato bellissimo : ) Ce l’abbiamo fatta. Ci siamo fatte valere. È inutile dire “se non avessi sbagliato…” Ciascuna di noi avrebbe potuto migliorare la sua prestazione, ma forse se le cose non fossero andate così non avremmo neanche raggiunto il podio! Io sono contentissima… una medaglia in Elite non è da tutti!


Dopo un week-end così proficuo mi sento pronta ad affrontare i SEEOC: quattro giorni di gare in Turchia! La pressione si farà sentire senza dubbio ma io cercherò di godermi al massimo quest’esperienza… quando mi potrà mai ricapitare di correre in TURCHIA?! 

giovedì 23 agosto 2012

Aria di.... Svizzera!!


L’esperienza agli Europei mi ha fatto rendere conto di quanto sia grande il divario orientistico tra l’Italia e le altre nazioni. Proprio per questo ho pensato che sarebbe stato utile allenarsi con i più forti… quindi ho subito accettato la proposta di Eleonora di andare ad un camp di allenamento organizzato dal Ticino. 5 giorni di orienteering in Svizzera dedicati solo ai giovani. Ecco… i giovani. La prima sorpresa è stato scoprire che l’età media del camp era molto più bassa del previsto; c’erano ben pochi ragazzi di più di 15 anni. Seconda sorpresa: rendersi conto che nonostante l’età sono al nostro stesso livello se non più forti. Autostima sotto le scarpe, ma non fa niente, d’altronde ho deciso di partecipare proprio per imparare e migliorare. Esperienza, è tutta questione di esperienza; e loro ne hanno certamente più di me dato che praticano questo sport dagli 8 anni.
La settimana è pienissima, non stiamo mai fermi! Due allenamenti al giorno, giochi  (orientistici e non) la sera, attività alternative (arrampicata in una palestra straordinaria). I boschi putroppo non erano belli, molto sporchi (il bianco corrispondeva spesso ad alte piante di orchidee o peggio ancora ortiche). Gli organizzatori ci hanno spiegato di aver scelto quelle zone proprio perché solitamente non sono molto preparati su quel tipo di terreni. Sicuramente è stato utile anche per noi, anche se speravo di trovare delle belle conifere in cui correre liberamente.
Il bilancio finale del camp è positivo, anche se si è rivelato molto diverso dalle aspettative. Gli allenamenti sono stati impegnativi e mi hanno aiutata a guadagnare un po’ più di fiducia nelle mie scelte. È stato bello vedere quanto sia diffuso questo sport in Svizzera; credo che uno dei segreti sia il far crescere anche i più piccoli a contatto con i boschi e le cartine. Certo, il fatto di abitare in mezzo alle montagne, avendo molte cartine a portata di mano è certamente un punto a favore del movimento, ma l’entusiasmo dei ragazzi e dei monitori è fondamentale. Come sempre le esperienze all’estero sono molto formative e mi danno la carica per andare avanti. Adesso l’unico augurio che posso farmi è che possa applicare quanto imparato al camp ai Campionati Italiani Long…. Chissà cosa ci aspetta nel Gargano!!

EYOC


Siamo arrivati all’incontro più importante della stagione: gli EYOC, manifestazione in cui si scontrano i migliori giovani orientisti d’Europa. Con le belle gare disputate quest’anno, mi sono guadagnata l’opportunità di rappresentare l’Italia: una responsabilità che mi rendeva molto orgogliosa ma allo stesso tempo molto insicura di non esserne all’altezza. Le gare previste erano tre: Sprint, Long e Relay. Mi è dispiaciuto molto vedere che non ci sarebbe stata la Middle, la distanza che ultimamente preferisco.
Sono partita carica e piena di buoni propositi, con tantissima voglia di andare bene ma soprattutto di divertirmi. Il model event è andato bene, ho avuto buone sensazioni in bosco e sono riuscita a entrare in carta abbastanza facilmente. Anche per quanto riguarda l’aspetto psicologico mi sembrava di stare bene, di essere riuscita a controllare le emozioni per partire con il massimo della concentrazione. Sapevo di non essere fortissima dal punto di vista fisico rispetto alle altre, come si era visto anche dalla prova dei 3000m, ma sapevo di aver fatto tutto il possibile, allenandomi sempre al mio massimo. Ma tutto ciò non è stato abbastanza: non sono riuscita a piazzarmi bene neanche rispetto alle mie connazionali. Non ho disputato buone gare, ma nemmeno pessime; grandi errori non ci sono mai stati, alcune imprecisioni in zona punto. Secondo me ho perso soprattutto di corsa, cosa che è stata particolarmente accentuata nella Long, che ho sofferto molto. Di conseguenza non ho potuto neanche prender parte alla staffetta, cosa che mi era molto a cuore visto che non sono ancora mai riuscita a disputare una gara a staffetta con le mie compagne di società.
Sono rimasta delusa. Delusa di vedere quanto sia ancora lontana dalle altre nonostante tutto l’impegno e i sacrifici. È vero, ho cominciato da meno di due anni,  ma mi aspettavo comunque qualcosa di più. Ulteriore delusione è stata la mancata convocazione ai JWOC…. Ci sono rimasta molto male; ma forse è meglio così, avevo bisogno di un momento di pausa. Forse non ero pronta, non ho ancora abbastanza esperienza. Voltiamo pagina….

JUKOLA


“One minute to start”. Mi giro: dietro di me c’è una distesa di donne. Mi rigiro: davanti a me lo stesso scenario.  L’altoparlante ci ordina minaccioso di non fare un solo passo, pena la squalifica. “30 seconds to start”. Cala il silenzio. Guardo oltre il corridoio d’arrivo: gli spettatori occupano tutto il pratone. “15 seconds to start”. Ormai ci siamo, finalmente è arrivato questo momento tanto atteso. SONO ALLA VENLA! STO PER FARE IL LANCIO ALLA VENLA! Ho appena il tempo di controllare l’orologio, poi arriva lo sparo del cannone.
Così è cominciata la Venla 2012, manifestazione incredibile che quest’anno ha visto in partenza oltre 1200 staffette. Così ho orgogliosamente dato il via alla staffetta del CUS Bologna, da cui Mary ed io siamo state adottate per il week – end (e a cui rivolgo un ringraziamento particolare).  La gara è stata un’esperienza unica: ricorderò per sempre l’emozione di correre con tutte quelle persone in un bosco così bello. Nonostante la folla però non mi sono mai sentita oppressa, non ho dovuto fare a botte per punzonare la lanterna e mi sono concentrata sul mio percorso. La gara è stata impegnativa ma allo sprint finale (quasi tutto in discesa) è stato bellissimo buttarsi a tutta velocità giù per il ponte. Mi sono veramente divertita; una volta arrivata, anche se piuttosto stanca, sarei volentieri ripartita per tornare in bosco. Era tanto che non provavo una sensazione del genere. :)
Dopo la mia frazione ho continuato a seguire le mie compagne di staffetta e ho visto live l’arrivo della staffetta vincente, l’Halden SK.
Alla fine abbiamo chiuso in 330ima posizione…. GRANDIIII! Abbiamo guadagnato oltre cento posizioni, ci si avvicina sempre più alle prime file!! :D 
Con la sera è poi arrivato il grande spettacolo di questa manifestazione: il lancio della Jukola. Più di mille lucine che partono velocissime al rimbombo dello sparo e sembrano formare un’unica scia luminosa. Il bosco si popola di tante lucciole. L’atmosfera nell’arena è incredibile, il pubblico segue la gara dai maxi schermi che ogni tanto mostrano le riprese dei punti – radio.  Sono rimasta affascinata da quante persone seguono l’orienteering in Finlandia e soprattutto dalla varietà degli spettatori: ragazzi, adulti, persone anziane, famiglie intere… tutti riuniti per gareggiare e poi tifare per il loro team preferito. Chi lo sa, magari un giorno sarà  così anche in Italia….

Ritardo accumulato

Eh già... in teoria durante le vacanze si ha più tempo per scrivere e aggiornare il proprio blog, ma anche questa volta mi sono lasciata prendere dalla pigrizia. Anzi, ancora peggio: ho scritto gli articoli ma non li ho pubblicati! xD Seguono quindi i racconti delle mie esperienze estive: la Jukola in Finlandia, gli Eyoc in Francia e un camp di allenamento in Svizzera. Enjoy! :)

martedì 5 giugno 2012

Campionati Italiani Sprint


Ormai è arrivata l’estate e questo per molti ragazzi non può che voler dire una cosa: la fine della scuola!!! Per noi orientisti però l’inizio di giugno coincide con un grande appuntamento, uno dei più importanti di tutto l’anno: i Campionati Italiani Sprint. Quest’anno si sono svolti a Madonna di Campiglio in Val di Sole, una zona bellissima del Trentino che ancora non avevo mai esplorato.
Dopo un lungo viaggio in pulmino arriviamo a Mezzana, un piccolo paesino lungo le sponde del Noce (che bel nome per un fiume!!).  Primo obbiettivo che mi sono posta: riposare bene e non lasciarmi prendere dall’ansia. Quando vengono nominati gli sprint infatti la prima cosa a cui penso è l’esperienza dell’altr’anno… l’unica cosa che ricordo è l’ansia e lo stress pre – gara che in quell’occasione avevano raggiunto livelli estremi. Decisamente nocivi per la salute xD Ero partita con la mente annebbiata e avevo buttato la gara al primo punto. No, quest’anno mi sarei riscattata. 
Arrivati a Madonna parcheggiamo il pulmino nella zona di quarantena: ebbene sì, quest’anno la quarantena tocca a tutti ma per fortuna lo spazio è molto grande e abbiamo anche l’opportunità di fare un piccolo warm – up con la cartina. Mentre aspetto il mio orario di partenza cerco di rimanere tranquilla e con la mente libera… diciamo che ci riesco abbastanza, sto facendo progressi! Il tempo passa velocemente e presto sono alla partenza. L’unica cosa che mi mette pensiero è che non ci abbiano dato la descrizione punti… nel voltare continuamente la cartina può essere difficile ritrovarsi subito. Controllerò comunque tutti i codici, sempre meglio essere sicuri e perdere qualche secondo.
Finalmente parto: mi ripeto continuamente di andare tranquilla ai primi punti, meglio entrare in carta e acquistare sicurezza. Arrivata nella zona cittadina aumento un po’ il ritmo e cerco di contemplare tutte le scelte possibili. Riesco quasi sempre a prepararmi l’uscita dal punto, tranne al punto spettacolo dove presa dall’emozione mi fermo davanti a tutti… che figuraa!! Vabbè, continuo il mio percorso senza pensarci. Ciò di cui mi meraviglio è la tranquillità con cui affronto la gara, soprattutto nella seconda parte; è come se fossi l’unica a correre. Dopo poco sono di nuovo alla lanterna 100 e tutti mi fanno il tifo. Ormai è finita… è ora di vedere cosa sono riuscita a fare.
Allo scarico Si – Card sono terza, posizione che riesco a mantenere fino alla fine! Un altro podio ai Campionati Italiani! :D


Ma la trasferta non è ancora finita! La Domenica ci attende il Lago dei Caprioli! La mattina scopriamo (senza che nessuno ci avverta) che la nostra gara sarà uguale a quella della W20. Conseguenze: percorso più lungo e cartina al 15:000. Questo proprio non ci voleva. Parto abbastanza tranquilla, ma appena vedo la prima tratta mi spavento un po’. Quando la prima lanterna è lontana e difficile mi scoraggio sempre. Così è stato anche questa volta: scelta rischiosa e perdita di concentrazione mi hanno portato a perdere la gara nella prima tratta. Per il resto del percorso ho cercato di mantenere la calma, anche se ormai c’era ben poco da fare per recuperare i minuti persi. Anzi non ho fatto che perdere altri minuti. Non sono mai riuscita a entrare in carta e le distanze mi hanno spesso tratta in inganno; inoltre anche quando arrivavo precisa sul punto non vedevo la lanterna (molte erano ben nascoste), quindi perdevo altro tempo. Morale della favola: una gara da dimenticare. Cerco di non buttarmi troppo giù, anche perché so che non si può sempre andare bene, ma l’arrabbiatura c’è ancora. L’unica cosa che posso sperare è che impari dai miei errori….
Per finire su una nota positiva: la convocazione agli EYOC è ora ufficiale. 
FRANCE, HERE WE COME!! :D

martedì 8 maggio 2012

Campionati Italiani bagnati.... Campionati Italiani FORTUNATI!!


Il titolo la dice lunga su questi Campionati Italiani Middle! In effetti la pioggia, proprio come l’anno scorso, è stata la protagonista indiscussa di questo week – end. Quest’anno però sembra avermi portato fortuna!!
Il sabato abbiamo corso a Drio Castello per la qualificazione. Sapevo di poter passare in Finale A facendo una gara pulita anche non correndo al massimo, perciò ho cercato di prediligere la precisione in zona punto. Questa tecnica si è rivelata vincente e mi ha aiutata ad entrare quasi subito in carta, trovando il ritmo giusto per il giorno dopo. Arrivata al finish sapevo di aver fatto una buona gara e non vedevo l’ora di scaricare per poter confermare le mie sensazioni. Terza posizione, molto vantaggiosa per la finale e soprattutto un risultato che mi ha dato tantissima carica. Ho avuto subito un buon feeling con il terreno, mantenendo praticamente sempre un ottimo contatto, tutti elementi che mi hanno decisamente aiutata ad avere più fiducia per il giorno dopo. Cosa ancora più importante è stato il mio atteggiamento in partenza: mente libera da paura e ansia, tranquillità, voglia di divertirmi. Mi sono resa conto che sono proprio queste le condizioni che devo ricercare per ottenere buoni risultati. È come un’equazione matematica… niente ansia = maggiore concentrazione = gara pulita = buon risultato. Questo dev’essere l’ordine delle mie priorità.
Per la finale infatti mi sono autoimposta di non essere agitata, ogni volta che sentivo l’ansia montare pensavo ad altro e la scacciavo. Sono arrivata in partenza un pochino più nervosa del giorno prima, ma con la voglia di mettermi alla prova. Prima di partire mi sono detta “questa è una sfida tra me ed il bosco… ci sono solo io, la cartina, la bussola e il bosco.” Un po’ come immaginarsi in una bolla d’aria che ti isola dal resto del mondo. Le partenze erano distanziate di due minuti, ma ho cercato di non pensare a chi mi partiva davanti e dietro.
La gara è stata bellissima. Ho corso bene, non ho sbagliato quasi nulla e soprattutto ho mantenuto la concentrazione anche quando si è formato un trenino. Correre in più persone aiuta molto, perché sprona a dare tutto, ma allo stesso tempo può essere fatale. Per fortuna non mi sono lasciata prendere dall’emozione o dalla fretta e ho cercato di mantenere il mio ritmo, continuando la gara come se fossi stata da sola. Solo in un punto mi sono stata influenzata, ma fortunatamente sono riuscita a correggere l’errore prima della mia avversaria. Anche guardando gli split sono contenta della mia progressione; ho cominciato con calma per poi aumentare il ritmo quando avevo ormai trovato il giusto feeling con la carta.
Penso che il momento più emozionante della giornata siano stati i quattro minuti dopo il mio arrivo. Allo scarico ero seconda ma sapevo che doveva ancora arrivare l’ultima partita, avversaria molto temibile. La tensione era altissima… certo un terzo posto sarebbe stato comunque molto buono, ma il secondo gradino era decisamente più attraente. Quando ormai stavo per gridare vittoria la vedo arrivare… potrebbe avermi battuta sul filo dei secondi. Al finish lo speaker la annuncia ufficiosamente seconda ma quando scarica…. “Beatrice Baldi mantiene la seconda posizione!!” SIIIIIIIII :D SIIIIIII :D Per 6 secondi ho ottenuto l’argento, solo 6 secondi! Quante volte sono stata io ad essere battuta per pochi secondi!! Finalmente questa volta la situazione è ribaltata!
Ma non finisce qui. La ciliegina sulla torta deve ancora arrivare. Mentre stavo guardando le classifiche mi si avvicina l’allenatore della nazionale e mi dice che con la mia vittoria mi sono guadagnata un posto agli EYOC. Quando sento quelle parole mi viene da piangere (anzi qualche lacrimuccia esce veramente). L’obbiettivo che mi ero prefissata all’inizio dell’anno, quello a cui pensavo quando non c’era la motivazione per allenarsi, quando faceva freddo, era buio, quando i miei dolori mi impedivano di correre come avrei voluto, quando la frustrazione prendeva il sopravvento, è arrivato. Ce l’ho fatta. Tutti i sacrifici sono serviti a qualcosa. Penso di non essere mai stata così orgogliosa di me stessa.
Ora continuerò ad impegnarmi, anche di più di quanto ho fatto fino ad ora, per arrivare agli EYOC con il migliore spirito possibile… perché le sfide non finiscono mai!! :D



venerdì 6 aprile 2012

Prima Coppa Italia - Mont Prat


Prima Coppa Italia, prima gara nazionale dopo un lunghissimo inverno, prima occasione per confrontarsi e soprattutto prima gara di selezione per gli EYOC!! Le aspettative sono alte ma la gara di Monte Prat è stata sicuramente all’altezza di questi titoli! Il bosco era bellissimo ed è stato un vero piacere correrci (anche se le mie caviglie non la pensano allo stesso modo). Il terreno era molto simile a quello di Lipica, con molti muretti e grandi depressioni cosparse di sassi. Una carta decisamente tecnica in cui bisognava prestare particolare attenzione ai dettagli e alla direzione; infatti l’attenzione che ho prestato alla frequenza di lettura carta e al controllo della bussola ha avuto i suoi frutti!
Sin dal risveglio ho riconosciuto quell’ansia pre - gara che solo gli incontri nazionali riescono a suscitare in me; il fatto di avere la partenza alle 12 non ha di certo aiutato a placare lo stress. Sono arrivata in partenza abbastanza tranquilla però, con la mente lucida e con la giusta concentrazione per affrontare il percorso. La prima tratta è proprio come piace a me, semplice, perfetta per entrare in carta, far muovere le gambe e trovare sicurezza. Decido di affrontare la gara con tranquillità, preferendo controllare la cartina una volta in più piuttosto che andare veloce perdendo il controllo. Tutto perfetto fino alla settima lanterna, dove per qualche motivo spengo momentaneamente il cervello; stavo andando bene, seguendo perfettamente il percorso che mi ero prestabilita ma improvvisamente mi sento spaesata e perdo tempo nel cercare di capire dove sono finita. Questa cosa mi capita ancora troppo spesso, devo capire il perché. Per fortuna non mi lascio prendere dal panico e butto “solo” 1 minuto. Il resto del percorso fila liscio fino a che non arrivo al costone finale, dove tutti avevano detto di stare attenti… e un motivo c’era. Ricordandomi i consigli dello speaker rallento, prestando particolare attenzione alla cartina… dai non dovrebbe essere difficile devo solo andare in costa. Seguo attentamente ogni passo sulla cartina e finalmente arrivo al cerchietto… e la lanterna?? Mi giro, mi rigiro, ricontrollo la cartina, rialzo gli occhi… niente. Individuo il muretto, ci giro attorno… ancora niente. I secondi passano e il panico comincia ad insorgere… forse mi sono sbagliata, andiamo avanti! Arrivo in corrispondenza del laghetto, non può essere, sono andata troppo avanti! Ritorno al punto in cui ero prima, ma non vedo ancora nulla! Arriva anche un ragazzino che cerca come me disperatamente. Poi abbasso lo sguardo e intravedo qualcosa dietro un gruppetto di rocce, in mezzo alle foglie… la lanterna!!! Era caduta!! Lo sapevo che stavo nel punto giusto!! Che rabbia!! Punzono e corro verso la 100, arrabbiatissima per tutto il tempo perso. All’arrivo non sono contenta, anzi… comincio a imprecare per quell’errore maledetto a fine gara. Avrei dovuto guardare meglio!! Passa il tempo e mi stabilisco in seconda posizione… e ci rimango fino alla fine! :D Quasi non ci credo!! Rimango ancora più incredula quando a casa vedo gli split times… fino all’ultima lanterna ero prima!! AHHHH!! Maledizione. Vabbè per questa volta posso decisamente accontentarmi!! :D Le sensazioni in gara sono state molto buone e sono felicissima di aver ricominciato la stagione con il piede giusto! Speriamo di continuare così ;)


domenica 25 marzo 2012

MOC 2012

Quest’anno il MOC è arrivato a ROMA!!! :D Che bello avere delle gare internazionali qui a casa, confrontarsi con atleti norvegesi, svedesi, svizzeri, estoni, inglesi, austriaci e chi ne ha più ne metta proprio nei nostri parchi. Soprattutto che bello non doversi fare 8 ore di macchina per arrivare ad una gara importante ^_^
La tappa romana del Park World Tour prevedeva 3 prove: due sprint (che poi tanto sprint non erano) e una middle.
Il primo giorno ci siamo avventurati nel Parco di Tor Tre Teste. Nonostante sia proprio qui a Roma non ci avevo mai corso! Mi è piaciuto molto: parco scorrevole e aperto alternato ad una parte in mezzo agli edifici… perfetto per una sprint! Peccato per un errore al punto 4 dovuto all’emozione (emozione = spegnere il cervello) che mi ha fatto perdere un minuto! Per fortuna non mi sono lasciata demoralizzare però e ho finito il percorso senza altre sbavature, finendo in terza posizione. Al termine della prima gara le gambe sono già pesantissime (lo erano ancora prima di cominciare veramente), quindi tanto tanto stretching!

Il secondo giorno è la volta di Villa Pamphili, una delle mie ville preferite qui a Roma. Questa volta però ci propongono una formula insolita: una middle (6,5km/sf) che si svolge nelle due parti della villa con cambio carta prima del ponticello che le unisce. Comincio abbastanza bene anche se al quarto punto non taglio bene il prato e perdo tempo. Il resto della gara è perfetto, se non fosse per la stanchezza e l’insicurezza alla penultima lanterna che mi costerà molto cara… infatti arrivo seconda di soli 20s!! Ahh se solo fossi stata più attenta! >.< Sono comunque soddisfatta della mia gara… è vero, ormai la villa la conosco piuttosto bene, però sono contenta di essere riuscita a prepararmi tutte le scelte in anticipo!

Il terzo e ultimo giorno corriamo a Villa Borghese!! Il ritrovo sulla terrazza del Pincio è molto suggestivo e vedere la villa colorarsi di tante lanterne lo è ancora di più! Oggi mi gioco la seconda posizione nella classifica totale. Dovrei dare 1 minuto alla mia avversaria… che però parte proprio un minuto dopo di me!! Oggi le griglie di partenza non mi hanno assistita. Parto comunque con lo spirito giusto e la mente limpida e non sbaglio nulla ai primi punti. Alla quarta lanterna però mi giro e la vedo arrivare… non è possibile, come ha fatto a raggiungermi già?!? Non fa niente, continuo con la massima concentrazione e correndo il più forte possibile (non molto visto lo stato pietoso delle mie gambe). Al settimo punto purtroppo perdo qualche secondo perché non vedo la lanterna, ma fortunatamente non c’è nessuno in vista. Finisco il percorso piuttosto bene ma non abbastanza… mi dà 28 secondi. Basta, mi arrendo è troppo forte per me! xD Terza anche oggi e in classifica generale… beh direi che posso ritenermi più che soddisfatta!! :D
Anche oggi sono riuscita a prepararmi tutte le scelte e ho prestato attenzione alla mia frequenza di lettura… stiamo lentamente migliorando. 

Questo week-end di gare mi ha distrutta ma è stato fondamentale per abituarmi di nuovo all'atmosfera di gara. La settimana prossima mi aspetta la Prima Coppa Italia, non vedo l'ora! Come al solito darò il massimo, spero tanto che la stagione cominci bene!

lunedì 19 marzo 2012

1a prova Trofeo TIC


Ricomincia il Trofeo TIC!! :D Prima tappa: Gattaceca. L’ultima volta che ho corso su questa cartina non era andata proprio bene, ma cerco comunque di non partire prevenuta…. Tattica vincente!
Oggi il mio obiettivo principale era trovare il giusto equilibrio tra velocità e precisione, riuscire ad alternare il ritmo di corsa in base alla tratta…. Il cosiddetto esercizio del “semaforo”. Volevo anche migliorare la mia lettura di carta in corsa, cosa che alla fine sono riuscita a fare piuttosto bene! Ho incrementato la frequenza di lettura della carta, controllando sempre la direzione in modo da limitare le imprecisioni.
Nonostante le mie accortezze, gli errori ci sono stati comunque, ma nulla di grave. Devo ancora imparare a fidarmi di me stessa…. Diverse volte mi sono fermata pochi metri prima del punto sebbene avessi mantenuto sempre un buon contatto con la carta. Errore finale… lasciarmi prendere dall’emozione alla fine della gara e buttarmi in discesa “a bomba” con il risultato di perdere il controllo e di trovarmi un attimo disorientata; per fortuna mi sono subito ritrovata!  
Alla fine sono arrivata prima!! Ciò di cui sono più contenta però non è la posizione ma le buone sensazioni che ho avuto in gara.  
Beh direi che mi sono presa la mia bella rivincita su questa cartina…. Alla prossima Gattaceca! ^_^

mercoledì 14 marzo 2012

LIPICA OPEN 2012

Tornata da Lipica! La sensazione che ho provato a gareggiare di nuovo è stata bellissima!!
L’atmosfera alla zona di arrivo, l’ansia pre – gara, il conto alla rovescia in partenza… tutti piccoli elementi che insieme rendono le gare importanti così emozionanti.
Arrivati il venerdì pomeriggio con il pulmino, siamo subito andati a fare un allenamento sulla cartina dove la mattina si era svolta la seconda gara dell’Xtremor. Devo dire che il primo impatto non è stato dei migliori, ho avuto difficoltà a mantenere il contatto con la cartina, soprattutto nella seconda parte del percorso. Inoltre il terreno era parecchio scosceso e accidentato, pieno di rocce, il che rendeva la corsa abbastanza difficile. La grinta c’è sempre ma mi sento arrugginita e questo di certo non aiuta l’ansia che già avevo da giorni per le mie prime gare con il team Italiano.


In albergo guardo e riguardo la cartina dell’allenamento, al computer memorizzo quasi il piccolo estratto carta del giorno dopo… devo ancora lavorare sulle tecniche di rilassamento! Nonostante l’agitazione non vedo l’ora di correre, di tornare in bosco con quel senso di adrenalina che ti fa andare anche in salita, quando non ce la fai più.

La prima gara va abbastanza bene, anche se come al solito gli errori stupidi non mancano… i momenti in cui si spegne il cervello e ti sembra di correre in mezzo al nulla, i momenti in cui ti fai prendere dalla fretta, dall’emozione. Alcuni split sono decisamente buoni però, il che mi rincuora… forse non sono proprio da buttare via xD Alla fine riesco a piazzarmi quinta con il tempo di 44:31 (a cui avrei potuto togliere sicuramente 5min). Sono contenta però di non essermi fatta prendere dall’ansia in partenza, di essere riuscita a partire lucida… questo è già un gran traguardo per me!


Il giorno dopo invece mi sento più agitata, cosa che si riflette negli split dei primi due punti… maledizione. Decido di reagire però e per il resto della gara riesco a comportarmi piuttosto bene, a parte qualche svista qua e là. La carta mi piace decisamente di più del giorno prima e in alcuni tratti riesco a correre forte, mi sento soddisfatta. Concludo con il tempo di 49:37, piazzandomi di nuovo quinta…. Come al solito avrei potuto fare molto meglio, ma bisogna accontentarsi e imparare dai propri errori.

In classifica totale sono quarta ma non è quello che mi interessa; il fatto di aver ricominciato la stagione con delle gare internazionali, correndo con la tuta della nazionale mi rende immensamente felice. Penso che se
me lo avessero preannunciato un anno fa non ci avrei mai creduto! 
Ho deciso di prenderlo così quest’anno… dando tutto quello che ho e apprezzando le incredibili opportunità che mi si presentano! Speriamo sia una tattica vincente ;)

sabato 11 febbraio 2012

In crisi di astinenza!!

Quanto mi manca l'orienteering! Quanto mi manca gareggiare, andare in bosco, sporcarmi di fango, ritornare a casa con le mie belle ferite di guerra! Questo periodo è stato piuttosto moscio…. l'unico appuntamento che mi ha dato una bella carica è stato l'ultimo raduno della nazionale (junior) a Sesto Calende. Ho conosciuto i ragazzi più grandi e anche gli Elite, che per me son diventati ancor più un modello da seguire. Diciamo che questo è il mio primo inverno "orientistico" quindi non mi aspettavo questa sensazione di demotivazione. Mi dicono che sia normale. 
Io comunque non ho mai smesso di allenarmi, ogni volta che sentivo la pigrizia bussare alla porta pensavo alle gare di questa nuova stagione, ai miei obbiettivi, alle mie aspirazioni e trovavo la forza per andare avanti. E' incredibile, quando mi alleno in pista basta pensare ad una cartina e la fatica sembra diminuire. Sarà forse una delle tante manifestazioni del "morbo dell'orientista"? Probabile!! :D
Queste ultime settimane non ci sono state gare in bosco e le gare previste sono state annullate per il maltempo…. la neve è bellissima ma adesso sta diventando decisamente troppo! Ho voglia del bel tempo, del tepore quando mi alleno, dei raggi di sole che filtrano attraverso i rami mentre corro. Prossimo impegno? Il campo di allenamento con la nazionale Youth, rimandato a fine febbraio. Poi il secondo week-end di marzo parteciperò alla Lipica Open con la nazionale Junior! Non vedo l'ora!!! I terreni carsici sono spettacolari (la Croazia di quest'estate mi è rimasta nel cuore) e ho proprio voglia di confrontarmi con altri atleti! Sarà stressante come al solito, ma mi spero di riuscir a controllare l'ansia…. self-talking, respirazione addominale, zone di attivazione…. ne ho imparati di metodi, ora si tratta solo di metterli in pratica!! :)