Siamo arrivati all’ultima trasferta estiva: i SEEOC,
Campionati del Sud Est Europa. Ricordo ancora l’altr’anno, quando gli unici
convocati a queste gare erano stati Andreina, Adrienne e Jack, miei compagni di
società; avrei dato qualsiasi cosa per andare con loro. Ed eccomi qui
quest’anno a rappresentare l’Italia nella medesima manifestazione, che stavolta
si è tenuta a Bursa, in Turchia. I SEEOC si sono rivelati una trasferta
bellissima non solo dal punto di vista orientistico ma anche per l’opportunità che
mi hanno regalato: mettere piede in Asia per la prima volta.
Eravamo un gruppo ristretto (solo sei, tre ragazze e tre
ragazzi) ma molto agguerrito; infatti siamo riusciti a portare a casa tante
soddisfazioni. Il programma prevedeva quattro prove: sprint, long, middle e
staffetta. Alla sprint mi sono qualificata sesta: non sono molto portata per
questa distanza (ne rientra tra le mie preferite), perciò non mi aspettavo
molto di più. Purtroppo però lo sforzo mi ha provocato un forte dolore ai
polpacci che si è poi protratto durante tutta la trasferta. Devo dire la
verità, non pensavo che sarei riuscita a correre I giorni seguenti; invece ce
l’ho fatta, non mi sono arresa e ho continuato a dare il massimo ogni giorno.
L'indomani si disputava la gara long: il percorso era
piuttosto impegnativo poiché la cartina presentava molti particolari… proprio
quello che fa per me! Adoro le gare in cui sembra di perdersi in un labirinto,
in cui le gambe contano molto ma il cervello ancora di più. Le caratteristiche
del terreno richiedevano un'attenta lettura; perdere il contatto poteva
risultare fatale per il risultato finale. Andando piano, un po’ per leggere la
cartina meglio, un po’ per il dolore ai polpacci, ho concluso una gara quasi
priva di errori. E’ stata una bella sensazione: riuscivo a seguire i miei passi
sulla cartina, ero fiduciosa delle mie scelte e andavo sicura sul punto. Dopo la
vittoria ai Campionati Italiani salire nuovamente sul podio è stata una grande
soddisfazione.
La gara middle invece si va ad aggiungere alla lista di
"gare da dimenticare": un errore grossolano alla prima lanterna mi ha
fatto perdere la concentrazione, che è poi venuta a mancare durante tutto il
percorso. Ci sono rimasta molto male ma con l'esperienza sto realizzando che non si può sempre andare
bene; abbiamo tutti le nostre giornate storte!
L'ultimo giorno ho avuto la possibilità di riscattarmi:
nella staffetta ho corso la prima frazione. In una gara molto insidiosa sono
riuscita a mantenere la giusta concentrazione che mi ha permesso di concludere
il percorso con il miglior tempo in assoluto e di dare il cambio per prima. La
seconda frazionista, Eleonora Donadini, è riuscita a mantenere la prima
posizione, dando il cambio con un buon distacco dalla Bulgaria. In terza
frazione Lia Patscheider si è vista passare davanti per poco la Bulgara ma è
comunque riuscita a lasciare indietro la Moldava. Poco dopo il nostro arrivo
però scopriamo che la Bulgaria è stata squalificata per un punto mancante! Ce
l'abbiamo fatta!! Sono contentissima, ce la siamo meritata quella medaglia, non
solo per la prova disputata ma per tutto l'impegno che abbiamo messo in queste
gare.
Personalmente torno a casa con due medaglie d'oro, una
grandissima soddisfazione e tanti bei ricordi: niente male come bilancio! :-)
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